Intervista con Rossella Filiberti, candidata sindaco per la lista civica Rivivi San Zenone alle elezioni comunali 2019

Nel suo programma attenzione particolare alla sicurezza, ai servizi alla persona e all'ambiente ma anche opere pubbliche e sport

Rossella Filiberti

Rossella Filiberti

Si vota domenica 26 maggio insieme alle Elezioni europee

È femminile il volto del candidato sindaco per la lista Rivivi San Zenone che si presenterà alle elezioni comunali del 26 maggio 2016. Lei si chiama Rossella Filiberti, vive a San Zenone al Lambro dal 2005 e da ventidue anni lavora nella Pubblica amministrazione.

Abbiamo invitato i candidati sindaco di San Zenone al Lambro a rispondere alle nostre domande. Per ora solo Rossella Filiberti ha dato la sua disponibilità.

Intervista a Rossella Filiberti

Quali sono i motivi che la spingono a candidarsi?
«La decisione di candidarmi ha origine dalla volontà di costruire percorsi virtuosi e coinvolgenti rispetto ai problemi che caratterizzano l’andamento di un comune, a cominciare dal sostegno alle fasce deboli fino alla valorizzazione delle risorse umane e materiali presenti sul territorio, elaborando azioni progettuali di tipo propositivo. Ritengo che chi sente di poter ricoprire ruoli di responsabilità debba saper ascoltare il sentimento popolare e tradurlo in programmi concreti e sostenibili socialmente ed economicamente».
Quali sono le sue esperienze?
«Non ho alle spalle esperienze politiche, non ho mai militato in un partito, tuttavia lavorando nella Pubblica amministrazione da oltre vent'anni (in un comune di circa 40mila abitanti) ho avuto modo di comprendere e assimilare le dinamiche e le funzioni proprie di un ente pubblico e l’importanza sostanziale della produzione di atti amministrativi in relazione agli effetti che possono produrre sui soggetti pubblici e privati. A titolo esemplificativo, basti pensare al lavoro che occorre svolgere per raggiungere accordi con altre amministrazioni pubbliche, anche a livello sovraordinato, per poter attingere a fondi regionali o europei per il perseguimento di obiettivi utili alla collettività in un periodo storico in cui i cambiamenti repentini vanno gestiti con ragionevolezza ed equilibrio».
Quale lavoro ha fatto in questi mesi per arrivare preparata e con le idee chiare alla competizione elettorale, e come è composta la sua squadra?
«Sarebbe troppo semplicistico e riduttivo parlare di sacrificio e impegno, mi limito a dire che il prodotto finale è un’iniziativa di prospettiva nella quale il mio gruppo eterogeneo ha creduto e nel quale continua a credere elaborando idee, accettando il confronto, ponendosi in discussione e, soprattutto, avendo la consapevolezza di poter agire dall'interno dell’amministrazione allo scopo di gestire la cosa pubblica nel migliore dei modi guardando al futuro. Per quanto riguarda la squadra, si fonda su competenze e capacità individuali in grado di armonizzarsi tra loro prospettando una linea univoca scevra di personalismi allo scopo di realizzare il programma (che i cittadini avranno modo di leggere e valutare)».
Cosa non ha funzionato nell'amministrazione di Sergio Fedeli in questi cinque anni?
«Affermare che il passato non si possa cambiare è una verità inconfutabile ed è per questo motivo che sarebbe ingeneroso infierire sulle manifeste carenze di chi sta esaurendo il proprio mandato affidandosi solo ai ricordi, prima del tramonto fisiologico di un’esperienza che, a mio parere, non si è mai distinta per lungimiranza e per la quale sarà difficile provare un sentimento di genuina nostalgia».
Quali sono i punti qualificanti del vostro programma?
«Lo sforzo maggiore consisterà nella costruzione di una rete di servizi alla persona che si estenda dall'infanzia alla terza età, con metodologie di intervento diverse ma paritetiche in termini di attenzione, impegno e risorse. Per fare degli esempi: fornire ai pensionati adeguati strumenti di socializzazione, porre particolare attenzione all'educazione e allo svago dei bambini e al sostegno per la loro crescita anche nel post-scolastico o, ancora, per i giovani che oggi non trovano alternative al giardino pubblico vi sarà la possibilità di godere di uno spazio da autogestire investendoli in tal modo anche di responsabilità importanti. A questo si aggiunge particolare considerazione verso l’ambiente e le biodiversità presenti sul territorio, con interesse per il mondo animale, ma anche attenzione al tema delle opere pubbliche, delle manutenzioni e ai temi dello sport. Infine, ma non certo meno importante, il tema della sicurezza in tutte le sue declinazioni. Tema ampio che ritengo debba essere uno degli elementi cardine per il benessere dei cittadini che vivono il territorio, per gli anziani con difficoltà motorie, per i bambini che frequentano le scuole, per i lavoratori impiegati nelle attività produttive di San Zenone o negli uffici comunali e per altre categorie di operatori sul territorio».
Qualora vincesse ha già idea della squadra di Giunta?
«La composizione della Giunta rispecchierà la squadra più ampia che ha sostenuto la mia candidatura, senza trascurare l’eventuali individuazione di figure esterne di comprovata esperienza e conoscenza tecnica di alcuni settori strategici per l’economia dell’amministrazione comunale».
Elisa Barchetta