A scuola non c’è il minuto di silenzio per le vittime delle foibe

All'istituto comprensivo di Paullo è stata celebra la giornata della memoria, ma non la giornata del ricordo con il dovuto atto di vicinanza alle vittime

Lucente: Lucente: «Non esistono e non dovrebbero esistere morti di serie A e di serie B»

«Le vittime degli orrori della storia non hanno colore politico. Vanno ricordate restituendo loro quella dignità, che per anni gli è stata negata». Così Franco Lucente, candidato di Fratelli d’Italia alle elezioni regionali, dopo aver appreso la notizia che la dirigenza scolastica dell’istituto comprensivo di Paullo si è dimenticata della giornata del ricordo: «È stato dedicato un minuto di silenzio, giustamente, per la Shoah, con tanto di comunicazione istituzionale, invece non è stato fatto lo stesso per gli infoibati orribilmente uccisi nelle tristemente note fenditure carsiche durante l’avanzata di Tito», continua Lucente. «Non esistono e non dovrebbero esistere morti di serie A e morti di serie B – aggiunge il sindaco di Tribiano -. Purtroppo se questo concetto non passa, nemmeno a cura dei dirigenti scolastici che formano i nostri figli, ci troveremo sempre di fronte a fatti gravi che sono divenuti tristemente celebri in questi giorni». Il riferimento è agli episodi di Piacenza, Modena, Macerata. Nel primo caso un carabiniere è stato massacrato dai manifestanti mentre era caduto a terra. A Modena è comparso lo striscione: «Maresciallo siamo con te, meno male che Tito c'è». A Macerata durante la manifestazione ''antirazzista'' si è intonato il coro: «Che belle le foibe da Trieste in giù».


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